Santa Pasqua 2012

 Ifunde, Santa Pasqua 2012

Carissimi amici

Il Signore risorto vi dia Pace!

 

Sono già trascorsi tre mesi dalla nostra ultima lettera in occasione del Santo Natale e ora eccoci qui a ripercorrere insieme con voi le meraviglie che il Signore ha compiuto nella nostra missione.

Sarebbe stato bello potervi invitare tutti, come “wageni rasmi” (=ospiti speciali) in occasione della festa di chiusura del giubileo del centenario della morte della nostra fondatrice e dell’approvazione delle nostre costituzioni. Avreste gioito nel partecipare all'organizzazione della celebrazione e ciascuno avrebbe potuto trovare un impegno adatto a lui: kamati (=gruppo) mapambo (=decorazioni), litrujia (=liturgia), usafi na mazingira (pulizia e preparazione dei banchi, dei teloni di copertura), chakula (=preparazione del cibo), mapokezi (=accoglienza)….. tanti gruppi perché gli ospiti erano tanti (più di 800) e provenienti da diverse parti della parrocchia e della Diocesi. Tutti i parroci della Diocesi hanno concelebrato con il nostro Vescovo, che nell’omelia ha ricordato il dono della vita consacrata a servizio dell’evangelizzazione e della diffusione del Regno con una vita attiva e contemplativa. Al termine della Santa Messa ci aspettava un lauto pranzo seguito da un momento di festa (scenette, danze e canti che ripercorrevano il tema di quest’anno: Madre Francesca testimone di fede, Speranza e Carità).

In occasione della chiusura del centenario sono state benedette la statua della Madonna, donataci dall’Austria, e il luogo in cui sorgerà la grotta che l’accoglierà. La grotta, posta di fronte al nostro ambulatorio, vuole essere un’opportunità di ricordare ai nostri malati che la vera guarigione interessa il corpo e lo spirito  e inoltre vuole essere un luogo di preghiera anche per chi è solo di passaggio o desidera fermarsi un poco per volgere lo sguardo al Signore.

Mentre ricordiamo il 6 Marzo come un momento felice, non possiamo scordare il 6 Gennaio come un momento triste, in cui abbiamo avuto l’occasione di toccare con mano la barbarie umana: un giovane, accusato dall’amante, delusa per essere stata lasciata dopo che la giovanissima moglie aveva scoperto il tradimento, di avere rubato un telefono, è stato picchiato più volte con un bastone, soprattutto in testa, metodi che usa la giustizia locale specie nei villaggi per chi è accusato di furto anche se piccolo. “Fortunatamente” siamo potute intervenire al più presto e prestare il pronto soccorso (sei punti di sutura e medicazione di ulteriori ferite) e trasportarlo all’ospedale per gli accertamenti radiologici. Il giovane dopo alcuni giorni era dimesso e giudicato in via di guarigione.

Il 6 gennaio è stata anche l’occasione per festeggiare insieme ai bambini dell’Infanzia Missionaria la loro festa: per l’occasione sr Emmanuela, Edda e alcuni dei bambini, sulle orme di San Francesco d’Assisi, hanno messo in scena la Natività (un momento di gioia e un’occasione per toccare con mano il mistero dell’incarnazione del nostro Salvatore).

Accanto agli eventi straordinari la nostra vita è molto ordinaria e continua così il nostro impegno nelle scuole materne, che da quest’anno accolgono anche i bambini più piccoli, di quattro anni. Purtroppo la sensibilità dei genitori per la scolarizzazione dei più piccoli non è molto elevata e così la presenza dei bambini, nelle scuole più lontane, raggiunge solo le venti unità, in compenso nel villaggio di Ifunde sono più di 60 bambini.

Continua anche il nostro servizio in ambito sanitario. La presenza dei malati, che continuano ad affluire numerosi, richiede da parte nostra uno sviluppo anche dei nostri servizi, che si vanno ampliando grazie alla possibilità di offrire nuovi test ematologici e delle urine. Speriamo di potere completare al più presto anche il processo di registrazione legale della nostra piccola struttura ambulatoriale.

Continua anche il nostro impegno a servizio dell’evangelizzazione sia in parrocchia (bambini, giovani e donne) sia in Diocesi. Annunciare il Vangelo è una priorità che ci impegna non solo nella fase di annuncio della Parola in sé, ma anche nella promozione umana e della persona, che è alla base di tutti i nostri servizi. Da poco abbiamo cominciato a svolgere il nostro servizio pastorale anche nei vari kigangi (=cappelle della parrocchia) portando l’annuncio della Parola nella “celebrazione della Parola” domenicale: un’opportunità per continuare a condividere anche con i cristiani più lontani la nostra fede e conoscersi meglio.

L’evangelizzazione e la nostra presenza qui possono dirsi complete solo se si aprono all’accoglienza di altre che desiderano fare con noi un cammino di scoperta della loro vocazione, che desiderano capire il modo di vivere la loro vita in pienezza. Per questo scopo abbiamo iniziato una piccola costruzione, dentro le mura del nostro cortile, adibita all’accoglienza di quelle giovani che manifestano il desiderio di crescere come persone e donne per essere in grado di discernere la loro vocazione. I lavori procedono bene e speriamo che possano essere terminati per il prossimo incontro, Dicembre.

Tutte queste cose possono essere realizzate anche grazie al vostro supporto sia materiale sia spirituale e di questo ancora una volta vogliamo ringraziarvi. Affidiamo alle vostre preghiere in questo tempo di Pasqua le coppie che la notte di Pasqua benediranno le loro nozze: sono venticinque coppie in parrocchia, di cui quindici nel nostro kigango, che dopo anni di convivenza e almeno un figlio, hanno compreso l’importanza di vivere la loro vita alla luce di Cristo e nella vita sacramentale. Affidiamo ancora alle vostre preghiere anche i bambini, i giovani e gli adulti che riceveranno il sacramento del battesimo la notte stessa.

Il martedì dopo Pasqua anche Edda, una giovane tanzaniana che vive con noi da alcuni mesi, inizierà il suo cammino nella nostra congregazione come postulante: affidiamo anche lei alle vostre preghiere.

 

Nella gioia di Cristo risorto vi giungano i nostri auguri più affettuosi di

Buona Pasqua!!! 

Sr Alessandra, sr Emmanuela, sr Cinzia e sr Fransiska