Natale 2012
Ifunde, Santo Natale 2012
Carissimi amici
il Signore vi dia Pace!
scorrono i giorni e si avvicina il tempo in cui sentiremo il nostro cerchione di ruota di carro (usato come campana) suonare a festa e la Chiesa risuonare dell’alleluja antico che ha accompagnato la nascita del nostro Signore, eppure nulla sembra mutare nella nostra quotidianità.
E’ da poco iniziata la stagione delle piogge e con essa il duro lavoro dei campi (pulizia dalle erbacce infestanti, che hanno sfidato la siccità, aratura dei campi con buoi o con la zappa a mano, e semina di arachidi, mais, cotone, riso, girasole) e così benché sia giovedì e in Chiesa si celebri l’adorazione al Santissimo Sacramento siamo veramente in pochi a sostare davanti al nostro Signore: il Parroco, il Seminarista in esperienza pastorale, i due chierichetti e noi suore. Mancano la solita vecchietta anche lei nei campi e l’anziano marito, bloccato da una malattia al cuore, e i pochi cristiani , che assolvono al compito settimanale della loro comunità di base di partecipare alla liturgia quotidiana.
Mancano i Cristiani e mancano tutte quelle persone che non lo sono, più del 60% della popolazione della nostra Parrocchia, che ancora vive rendendo tributi ai tanti dei, che regolano la vita dei pagani dal sorgere del sole al momento del sonno, e che spesso turbano anche quello. Mancano però quei Cristiani,che sono stati battezzati , e che continuano a vivere la tensione tra la novità del Vangelo e la certezza della tradizione, quelli che mettono al collo del loro bambino la medaglia della Madonna e in vita l’irizi (una specie di amuleto contro il malocchio, l’invidia, gli spiriti delle malattie….), che partecipano alle liturgie festive e temono ed insegnano a temere il gufo (portatore di cattivi presagi), l’anziana, specie se vedova e con figli morti (la strega che può farti del male e con magiche pozioni obnubilare la tua coscienza), che prima di recarsi al nostro ambulatorio hanno già consultato gli waganga wa kinieji (medici tradizionali), che promettono di guarire ogni sorta di malattia, anche l’AIDS, con taglietti magici sul corpo, o pozioni magiche da ingerire o impossibili rituali da compiere (es. percorrere lunghi tragitti in zone affollate senza incontrare donne, o persone che indossino abiti di particolare colore o…).
E mentre la mente si sofferma a pensare a quanto manca lo Spirito ancora una volta invita a gioire alla vista di quel Pane, nella certezza che Gesù “sarà con noi tutti i giorni” e che, come una volta volta è disceso dal cielo prendendo sembianze umane, così “ogni giorno si umilia prendendo dimora nel Pane” (Ammonizioni-San Francesco) e lo fa semplicemente, senza contare quanti siamo, ma invitandoci a portarLo fino ai confini del mondo, fino alla fine dei tempi.
Possa questo anno della Fede sostenere il nostro cammino personale e di evangelizzazione perché veramente il Cristo venga annunciato a più persone e possa fare luce su quanto c’è nella nostra storia umana, che ancora attende la sua venuta.
Insieme al nostro GRAZIE e al GRAZIE di tutte le persone che incontriamo nei nostri servizi di educazione, salute ed evangelizzazione, che sostenete con tanto affetto e cura, vi giungano i nostri
AUGURI DI BUON NATALE 2012
E
FELICE ANNO NUOVO 2013.
dalle suore della Comunità di Ifunde
Sr Alessandra, Sr Cinzia, Sr Emmanuela , Sr Fransiska e Edda (postulante)